Copertina 7

Info

Anno di uscita:2010
Durata:65 min.
Etichetta:Mercury

Tracklist

  1. PEACE ON EARTH
  2. LIVING ON THE OUTSIDE
  3. LOS ANGELOSER
  4. IF I CAN'T HAVE YOU
  5. LOVE IS NOT REAL
  6. LIKE A ROSE
  7. SONG OF MADNESS
  8. DID YOU EVER LOVE SOMEBODY
  9. CALIFORNIA ISN'T BIG ENOUGH (HEY THERE GIRL)
  10. RUNNING AWAY FROM ME
  11. LET'S BE IN LOVE
  12. IF IT RAINS
  13. ELVIS IN VEGAS

Line up

  • Meat Loaf: lead vocals
  • Paul Crook: guitar
  • Randy Flowers: guitar, backing vocals
  • Kasim Sulton: bass guitar, backing vocals
  • John Miceli: drums
  • Patti Russo: female lead vocals, featured vocals, backing vocals
  • Carolyn "C.C." Coletti-Jablonski: backing vocals
  • James Michael: guitar, backing vocals
  • Tim Pierce: guitar
  • Pearl Aday: backing vocals
  • Adam Ahuja: "3rd verse R&B guitar"
  • Rob Cavallo: additional guitar
  • Chris Chaney: bass guitar
  • Jamie Muhoberac: keyboards
  • Carmen Carter: backing vocals
  • Rick Brantley: guitar, backing vocals
  • Justin Hawkins: guitar, backing vocals
  • Steve Vai: additional guitar
  • Brian May: additional guitar
  • Hugh Laurie: piano
  • Kara DioGuardi: female lead, backing vocals
  • 78violet: backing vocals
  • Jack Black: backing vocals
  • Jake Scherer: backing vocals

Voto medio utenti

Che Meat Loaf, icona del rock e del cinema americano, non sia soltanto un “pipistrello fuoriuscito dall’inferno” lo ha dimostrato più di una volta. Album come “Deadringer” o “Welcome To The Neighbourhood” sono infatti episodi che dimostrano tuttora la loro bontà sebbene al di fuori della celeberrima saga “Bat Out Of Hell” (rispettivamente parte uno, due e tre), che ha fruttato al corpulento vocalist americano una serie infinita di dischi di platino.

Il problema è che il mondo della musica è cambiato radicalmente negli ultimi anni, ed anche i grandi nomi fanno sempre più fatica a piazzare i loro lavori nelle case degli abituali consumatori delle sette note. Già, perché se fino a qualche anno fa (ma ormai si parla di una decade), era il pubblico giovane a tenere in piedi il carrozzone, oggi è probabilmente la vecchia guardia a garantire una “serena pensione” a chi ha già scritto la storia. Ed è forse per questo motivo che, grazie a Dio, non vedremo più repentini adeguamenti stilistici alla “moda che tira”, perché questo significherebbe alienarsi le simpatie dei die-hard fan, ovvero di coloro che ancora preferiscono coccolarsi l’obsoleto album piuttosto che tuffarsi sull’ascolto bulimico dell’i-Pod.

Nonostante l’ancora notevole visibilità presso il pubblico, a Meat Loaf conviene quindi rifugiarsi nel suo tipico hard rock pomposo ed istrionico, magari impreziosito dall’apporto di qualche guest-star di Hollywood (vedi Dr.House-Hugh Laurie, che pesta il piano nella simil-“Baba O’Riley” dal titolo “If I Can’t Have You”). Su “Hang Cool Teddy Bear”, “fumettoso” concept basato su un racconto breve di Killian Kerwin, manca la firma del fido Jim Steinman, eppure nemmeno ce ne accorgiamo, tanta è la continuità stilistica rispetto all’illustre passato.
E bravo il caro, vecchio Bisteccone.
Recensione a cura di Alessandro Ariatti

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