Copertina 5,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2003
Durata:45 min.
Etichetta:Scarlet
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ABYSS OF DARKNESS
  2. INVISIBLE HEROES
  3. THE GOTHIC LINE
  4. ANGELS OF FIRE
  5. STALINGRAD
  6. THE CALL
  7. FROZEN TEARS
  8. ISAAC STORY 1
  9. ISAAC STORY 2

Line up

  • Nick Savio: guitars
  • Dave Baduena: vocals
  • Giulio Bogoni: keyboards
  • Steve Balocco: bass
  • Camillo Colleuori: drums

Voto medio utenti

Qual' è la prima cosa che si guarda in un disco? Esatto, la copertina; e non vi nascondo il mio stupore quando ho visto l'artwork "sottomarino" di questo "Abyss of Darkness" degli italiani Broken Arrow; la cosa però non mi ha preoccupato più di tanto, conscio del fatto che a volte dietro copertine orripilanti si nascondono album fantastici ("Fire Down Under" o "Born In America" su tutti). I Broken Arrow suonano un heavy classico con tinte a volte melodiche, a volte più rudi e graffianti; sarebbe problematico citare tutte le influenze della band ma credo che Deep Purple, Savatage, Iron Maiden e R.J. Dio si possano tranquillamente annoverare tra le principali fonti di ispirazione di Nick Savio e compagni. L'album si apre con "Abyss Of Darkness", un mid-tempo molto graffiante e ruvido con un buon riffing e una bella prestazione di Dave Baduena dietro al microfono (soprattutto quando la voce si fa più sporca e roca); anche la sezione ritmica si fa notare (belli i ritmi quadrati di Camillo dietro le pelli). "The Gotic Line" è invece un buon vecchio pezzo Hard Rock con ritmiche serrate (e un gran bel solo di Nick), in cui ancora una volta apprezziamo la bella voce sporca di Dave. "Frozen Tears" è la classica song schiacciasassi: ritmiche veloci e potenti, riff aggressivi e ruvidi come la carta vetrata fanno da cornice a questo gran bel pezzo. Le buone notizie, purtroppo, finiscono qui: il resto del disco non è qualitativamente all'altezza delle songs sopracitate: I restanti pezzi ("Angel of Fire" su tutti) risultano piuttosto noiosi e ripetitivi, e stentano a prendere il volo: il ritmo cala vertiginosamente, ed è un vero peccato, visto che sia a livello compositivo che tecnico il gruppo a volte dimostra davvero di saperci fare: Nick Savio (indimenticata ascia dei White Skull) sforna riff fenomenali alternandoli ad altri veramente banali e scontati; Dave Baduena invece entusiasma pienamente quando la sua voce si muove su tinte aggressive, roche e sporche, ma spesso si lascia andare a passaggi ed acuti che, onestamente, non convincono affatto. Per fortuna la produzione è abbastanza buona: l'impatto sonoro del gruppo non è niente male e tutti gli strumenti si ritagliano il loro spazio; di questi tempi sembra incredibile ma anche la tastiera è mixata a un volume "umano" ed evita di coprire ogni altra cosa. "Abyss of Darkness", in sostanza, è un disco molto altalenante, in cui si alternano brani convincenti ad altri (purtroppo la maggioranza) in cui la noia e la voglia di passare ad altro la fanno da padrone. Prima di terminare, però, concedetemi un appunto al curatore dell' artwork di questo disco: lungi da me essere contrario a delle donne nude in copertina, ma quando queste ci sono, non sarebbe forse consigliabile disegnarle con delle belle tette (oh, sommo Graz, posso scrivere "tette"? Nd Magò) al posto della anoressica sirena presente in copertina??
Recensione a cura di Marco 'Magò' Colombo

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.