Copertina 4

Info

Anno di uscita:2009
Durata:29 min.
Etichetta:Incipit Recordings

Tracklist

  1. TUDINE
  2. JADA
  3. VELENIA
  4. PUOI ANCHE SPARIRE
  5. ASJA
  6. MARX IN DESERT

Line up

  • Denial Marino: Voce
  • William Amadio: Chitarre
  • Costantino Ruggiero: Basso
  • Gianni Manariti: Batteria

Voto medio utenti

Si tratta di una pubblicazione datata 2009... è il primo full length, dal titolo ''Tudine'' de ''La Distanza''; un gruppo di ragazzi provenienti da diverse città italiane i quali, un bel giorno, decidono per gioco di creare una sorta di band virtuale, fondata sulla comunicazione e lo scambio di mp3 esclusivamente via web.
Il titolo e l'artwork del disco presentano chiaramente il contenuto!
Una copertina dal disegno elementare, così come il titolo stesso dell'album, che tendono a comunicare una certa condizione di ansia generale, non bastano per fare del Rock Alternativo!
''Tudine'' presenta sei tracce ben strutturate ma allo stesso tempo flemmatiche e spasmodiche.
Questi ragazzi hanno palesemente fatto del loro meglio per inserire delle influenze personali (che risultano completamente opposte al genere cui appartiene la band) all'interno di un contesto Alternative, per poi sfumarlo con queste ultime...
Il risultato ottenuto è lo stesso che gli ha permesso di diventare il clone dei Verdena.
All'ascolto di questo full length la mia mente ha eseguito un immediato collegamento, riportandomi indietro negli anni, gli stessi in cui ho inserito per la prima volta nel mio stereo ''Il suicidio Dei Samurai''.
Il sound risulta simile a quello (nettamente più deciso) che i fratelli Ferrari hanno conferito alla propria band; cosa esaltata dal basso, costantemente in evidenza... Atteggiamento tipico di Roberta Sammarelli... Il tutto accompagnato dalla totale assenza di grinta!
Le sei composizioni, riprodotte in sequenza, risultano noiose rendendo, nell'insieme, sterire l'album;
per questo risulterebbe inutile citarle singolarmente... Non esprimono né comunicano nulla di nuovo!
La sensazione costante è quella di avere tra le mani la brutta copia di qualcosa precedentemente ascoltata...
Evidente è il fatto che questa band necessita di crescita e ricerca stilistica.
A questo punto non possiamo fare altro che sperare in un'evoluzione alla base del prossimo disco.
Recensione a cura di Ambra Bucci

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