Progetto nato a Torino nel 2001, quello dei DNA rappresenta per contenuti matrici pop rock con spruzzate psichedeliche ben distribuite e testi dai contenuti di carattere sociale. Grande risalto alla presenza vocale della trascinante Emanuela Petrozzi e del chitarrista Andrea Coccifero, musicista in grado di offrire una rilevante dose di qualità. L'opener "Non Ci Sei" mette subito in risalto la timbrica del gruppo, lo sviluppo della melodia si focalizza sull'ottimo impatto della vocalist, assoluta padrona della situazione, per poi evolversi fino al coinvolgimento dell'intera band grazie a motivi come "Dietro I Vetri" e "Cornice" in cui emerge una sei corde assolutamente all'altezza con riff orecchiabili ma d'effetto. "Geometrie Nascoste" offre momenti introspettivo/intimistici d'atmosfera, ottimi arrangiamenti e cantato di qualità, accompagnato da un'ottima esecuzione alle pelli del batterista compositore Roberto Bertuolo. Intro d'effetto e ritmi interessanti ci vengono forniti ascoltando " Giorno dopo Giorno", un motivo che racchiude l'essenza dei DNA, in grado di offrire una performance di indubbio spessore artistico. Suoni più hard in "Quello che Conta", situazioni avvolgenti e cadenze corpose in cui il suono della chitarra riesce a far breccia grazie a fraseggi interessanti e ficcanti. "Solo Qui" è un pezzo amabilmente orecchiabile e assolutamente radiofonico, nella sua semplicità riesce a convincere per la delicatezza delle melodie assolutamente piacevoli. La ballad "Sempre a Metà" offre un cantato ben sviluppato e suoni scorrevoli ottimamente arrangiati, suoni che con il brano di chiusura "Giorno dopo Giorno" consolidano le tematiche di un gruppo in possesso di buona personalità, capace di sfruttare al meglio le potenzialità presenti in tutti gli elementi della band torinese.
Nonostante una tangibile leggerezza di contenuti l'ascolto scorre piacevole, i DNA saranno in grado nei prossimi anni di colpire con più decisione nell'animo dell'ascoltatore, la sostanza non manca.