Copertina 8

Info

Past
Anno di uscita:2003
Durata:27 min.
Etichetta:Relapse Records

Tracklist

  1. CESSPOOL OF HUMAN SEWAGE
  2. RISE FROM SQUANDER
  3. THAT WHICH IS SET IN STONE
  4. PROGRAMMING THE CARANIAL VOID
  5. DECIMATION TO ALL THAT WHICH RESEMBLES COMPROMISE
  6. MESMERIZED BY THE INSIGNIFICANT
  7. REGURGITATION OF THE BACTERIA WHICH THREATENS THE PRESENT STATE OF SELF
  8. JUDICIAL FAILURE
  9. CLOUDING THE SOURCE OF SALVATION
  10. DEVOUR, DISCARD, ADVANCE
  11. SWALLOW CONVICTION/DEFECATE GUILT
  12. BREATHING LIFE INTO PREDESTINED FAILURE
  13. S.A.N.D.E.R.S.
  14. SEEPING INTO THE BLOOD SYSTEM
  15. OPPRESSING BINDS OF SILENCE
  16. MEDICATED INTO SUBMISSION
  17. HIERARCHAL GLUTTONY
  18. GUILTY OF WHICH YOU ACCUSE
  19. FREE TRADE, GLOBAL SLAVERY
  20. ENGRAVED INTO THE PSYCHE
  21. GUTTED OUT/SPIT ON
  22. FIXATION OF COMPLACENT SELF-LOATHING

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Molti gruppi grind in genere sono soliti divagare verso lidi se non demenziali quanto meno irriverenti e ironici come è il caso ad esempio di band come gli Anal Cunt o gli Agoraphobic Nosebleed. I Benumb giungono al terzo full lenght e vi assicuro che non hanno alcuna voglia di scherzare anzi, sono tremendamente seri e incazzati.
Nessuna divagazione stilistica e proto-intellettualoide ma solo un fottuto, devastante e accecante assalto grindcore, di quello originario, ovvero incentrato su anthems di rivolta e sovversione. L’incazzamento e la rabbia che la voce di Pete Ponitkoff trasmette sono davvero palpabili, quasi a ricordarci che la musica è, prima di tutto, una questione seria e che non importa quante copie vendi, ma l’importante è quello che dici e come lo dici, anche se fosse alla velocità della luce. In effetti le bordate grindcore della band californiana sono scaglie lancinanti che si conficcano nella corteccia cerebrale e la riducono a sanguinanti brandelli. Per fortuna che il disco dura meno di mezzora, una manciata di minuti vissuta ai limiti della relatività einsteiniana con un batterista furibondo abile, oltre che ad accelerare impietosamente, anche a dare il la a rallentamenti e cambi di tempo mostruosi che scorticheranno la vostra pelle e metteranno a nudo i vostri nervi.
Se volete devastarvi fate vostro questo disco e giocatevi i pochi neuroni rimastivi. I Morbid Angel erano soliti dire: “Extreme Music For Extreme People”…chissà cosa direbbero adesso se ascoltassero i Benumb…
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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