Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2010
Durata:46 min.
Etichetta:Century Media

Tracklist

  1. IMMORTAL
  2. IN THE NIGHT
  3. BANG YOUR HEAD
  4. SEE THE LIGHT
  5. ELECTRIC
  6. FROSTBITE
  7. ON THE WIND
  8. THE BALLAD
  9. IN THE FIRES OF THE SUN
  10. MEAN MACHINE
  11. KILL, BURN, BE EVIL
  12. THE UNCHOSEN ONE

Line up

  • Nick Night: vocals
  • Dannee Demon: guitars
  • Ritchie Rainbow: guitars
  • Pete Pain: bass
  • Pat Power: drums

Voto medio utenti

Come se non bastassero tutti i cliché musicali che si accalcano nelle loro composizioni, i Dream Evil hanno ora deciso di adottare dei nick, così Fredrik Nordström diventa Ritchie Rainbow e l'ottimo cantante Niklas Isfeldt si trasforma in Nick Night.
Già l'originalità... subito spazzata via da "Immortal", con una bordata di Heavy Metal in un tributo (e tripudio ...) di Metal ottantiano dai toni epici ed enfatici su cui si staglia la superba voce di Niklas Isfeldt.
Nessun cedimento in vista nemmeno con le priestiane "In the Night" e "Bang Your Head" (con Isfeldt che si fa più halfordiano di Ralf Scheepers), mentre le powereggianti "See the Light" e "On the Wind" hanno un tocco maggiormente easy e meno affilato, nelle corde di Nocturnal Rites e Hammerfall.
Gli effetti sulla voce che scopriamo già in apertura di "Electric" lasciano ben presto spazio ad un brano roccioso ma accattivante che può far pensare agli Edguy, mentre, con enorme sorpresa. "The Ballad" è... ehm... una ballad che ricorda proprio gli Edguy più melodici. Quello che accomuna la formazione svedese a Tobias Sammet e soci è anche quello spirito scanzonato e giocoso che entrambi i gruppi lasciano spesso trasparire, anche se probabilmente i Dream Evil lo fanno in modo un po' più grossolano.
Se "Mean Machine" e "Kill, Burn, Be Evil" rinverdono discretamente fasti ottantiani, con la massiccia e cattiva "Frostbite" ritroviamo i migliori Dream Evil, a mio modesto parere quelli di "Evilized" (2003), mentre la loro anima più Hard Rock sembra essersi impossessata di "In the Fire of the Sun" e della conclusiva "The Unchosen One", che abbina un bell'approccio corale ad arrangiamenti orchestrali.

Superati ormai i dieci anni di attività, e pure la perdita di due pezzi da novanta come il chitarrista Gus G. e Snowy Shaw, al loro quinto studio album i Dream Evil confermano di aver bene appreso la lezione... studiando direttamente da "The Book of Heavy Metal", ed ora possono tranquillamente iniziare ad insegnare ad altri!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 06 feb 2010 alle 14:04

Sono d'accordo con il recensore.Non un disco capolavoro ma tanto onesto heavy metal fortemente "priestiano" con qualche influenza power metal svedese.La produzione è eccellente e il cantante mi ricorda parecchio Ralf Scheepers dei Primal Fear.

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