Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2002
Durata:42 min.
Etichetta:Virtuoso
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. INVISIBLE
  2. KC1
  3. MASTERMIND
  4. HOT MUSHROOM
  5. NO LEFT NO RIGHT
  6. TWO AS ONE
  7. CHEFFILE
  8. PARTY AT WILLI'S
  9. ISOLATION (PT.2)

Line up

  • William Stravato: chitarre
  • Mario Mazzenga: basso
  • Luigi Mas: tastiere
  • Tom Rotho: batteria

Voto medio utenti

Il chitarrista romano William Stravato, alla seconda realizzazione discografica dopo l'esordio "Survivor", è un musicista il cui fraseggio virtuoso subito mette in risalto il suo amore per Allan Holdsworth, Brett Garsed, T.J. Helmerich.....
Con "Cybertones" continua il suo percorso che lo vede impegnato in un genere rock strumentale dall'ampia apertura alla fusion.
Non siamo di fronte ad un musicista dotato di insensato virtuosismo, visto che, alla luce di queste nove tracce, dimostra di saperci fare armonicamente e di curare in particolar modo i temi. E' un chitarrista valido: virtuoso, dal tocco vario e dall' utilizzo di ottima tecnica del legato, ma al tempo stesso il suo è un fraseggio ragionato, articolato, arricchito di triadi, arpeggi, sfumature cromatiche, scale utilizzate in modo intelligente, adagiate su tappeti armonici curati e vari.
Non siamo, insomma, di fronte al solito shredder intento ad annoiarci con le solite banali scale ascendenti e discendenti eseguite all'infinito o con intermezzi neoclassici sentiti e risentiti, che ormai sanno un bel po' di stantio.
L'utilizzo curato di tastiere ed arrangiamenti d'archi garantisce all'album una certa atmosfera ariosa. Anche l'impiego di un sound ed effettistica più varia rispetto alle media (in certi frangenti compare anche la chitarra midi) contribuisce a dare più sfumature al contenuto aspresso.
Ciò che un po' penalizza questo prodotto strumentale, è essenzialmente la seconda parte della scaletta.
"Invisible" (con ospite Brett Garsed), "KC1", la raffinata e pacata "Mastermind", fino a "No Left No Right" sono ottime esecuzioni. Peccato che le successive "Two As One", "Party At Willi's" ed "Isolation pt.2" risultino essenzialmente meri episodi improvvisativi, prive di un reale tema accentrante a supporto, che inevitabilmente rischiano alla distanza di tediare l'ascolto. Peccato per questo gap, il voto sarebbe stato sicuramente più alto.
"Cybertones", per il resto, risulta una buona realizzazione incentrata sull'ottimo chitarrismo (no solo) virtuoso.
Recensione a cura di Fulvio Bordi

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