Copertina 5,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2009
Durata:57 min.
Etichetta:Lion Music

Tracklist

  1. DELUSION
  2. AGE OF ANNIHILATION
  3. NEW HORIZON
  4. MY REVELATION
  5. SKARO
  6. KILLING TIME
  7. A GLASS HALF EMPTY
  8. FACE YOUR DEMONS
  9. THE SPACE BETWEEN
  10. POWERS THAT BE

Line up

  • Edward Box: vocals, guitars
  • Pete Thompson: guitars
  • Gary Foalle: bass
  • Lee Lamb: drums

Voto medio utenti

Heretic Nation è un disco per nostalgici, che pesca a piene mani dalla migliore tradizione metal degli anni ’80: Iron Maiden, Judas Priest, Saxon, ecc…Di sicuro, nulla aggiunge alla storia della musica come finora la conosciamo ed è chiaro che i Vendetta peccano innanzitutto di poca originalità, che già si intuisce leggendo il nome della band. Tuttavia, se stanno sul mercato band come gli Airbourne, che in fondo si limitano a suonare gli AC/DC cambiando le parole (anche se siamo comunque su un altro pianeta), non vedo il motivo per cui non possano esserci anche loro, che oggettivamente danno vita a un lavoro tutto sommato abbastanza piacevole da ascoltare.

Le dieci track dell’album scorrono lisce, senza sussulti e senza particolari cali di tensione. Particolarmente azzeccate, a mio parere, l’opener Delusion, la successiva Age Of Annihilation, My Revelation e The Space Between. Leggermente al di sotto dello standard, invece, risultano Killing Time, dove l’uso del doppio pedale lascia veramente a desiderare e la conclusiva Powers That Be.

Senza infamia e senza lode la prestazione dei singoli membri del combo inglese, a cui forse manca proprio la presenza di una punta di diamante per fare il definitivo salto di qualità. Certo, viene naturale chiedersi se, trattandosi del secondo full lenght, non sia il caso per i britannici di darsi una svegliata per emergere dalla mediocrità e raggiungere una maggiore maturità compositiva, oltre che un’indispensabile identità musicale. Si guadagna poco meno della sufficienza un disco consigliato solo a chi cerca esattamente le stesse cose che ascoltava venti o trenta anni fa e che vuole correre il solo rischio, dopo qualche ascolto, di annoiarsi un po’.
Recensione a cura di Alessandro Quero

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 21 gen 2010 alle 20:09

Eh, magari fossero solo 2 le band nel mondo a chiamarsi così...ce ne sono almeno 5!

Inserito il 21 gen 2010 alle 19:15

scusate ma chi sono sti usurpatori del moniker di una stupenda band di thrash teutonico capace di 2 (a mio avviso) capolavori come "go and live..." e "brain damage"? non c'è proprio più religione..

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