Brainstorm - Just Highs No Lows (12 Years Of Persistence)

Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2009
Durata:non disponibile
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. FALLING SPIRAL DOWN
  2. FIRE WALK WITH ME
  3. END IN SORROW
  4. HOW DO YOU FEEL
  5. STAINED WITH SIN
  6. WORLDS ARE COMING THROUGH
  7. ALL THOSE WORDS
  8. INSIDE THE MONSTER
  9. PAINSIDE
  10. HEAVENLY
  11. HIGHS WITHOUT LOWS
  12. THE LEADING
  13. DOORWAY TO SURVIVE
  14. SHIVA'S TEARS
  15. FORNEVER
  16. SOUL TEMPTATION
  17. BLIND SUFFERING
  18. HOLLOW HIDEAWAY
  19. SHADOWLAND
  20. UNDER LIGHTS
  21. TEAR DOWN THE WALLS
  22. MAHARAJA PALACE
  23. BEYOND MY DESTINY
  24. DEMONSION
  25. FACE DOWN (LTD BONUS)
  26. BREATHE (JAPAN BONUS)
  27. DROWNING (JAPAN BONUS)
  28. CRAWLING IN CHAINS (JAPAN BONUS)
  29. BEFORE THE DAWN (JUDAS PRIEST COVER)
  30. IS THIS THE WAY TO AMARILLO (T. CHRISTIE COVER)
  31. VOICES (LIVE)
  32. LIAR'S EDGE (LIVE)

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Il recente "Memorial Roots" ha sancito il passaggio dei Brainstorm alla AFM Records, e così la precedente etichetta della formazione tedesca ne approfitta per far uscire questa retrospettiva, che spazia tra gli album usciti sotto le insegne della Metal Blade, andando a pescare le canzoni più rappresentative di ogni singolo lavoro ed arricchendole con diverse bonus tracks.
Un totale di 32 brani che ripercorrono all'indietro la lunga parentesi dei Brainstorm in casa Metal Blade, e, infatti, si parte con gli estratti di "Downburst" (2008), scivolando poi all'indietro sino ad "Ambiguity" (2000), mentre i primi due album del gruppo "Hungry" ('97) e "Unholy" ('98), realizzati per le B.O. Records, e che alla voce vedevano ancora Marcus Jürgens, qui vengono rappresentati solo con due versioni live, rispettivamente "Liar's Edge" e "Voices", ovviamente con Andy B. Franck al microfono.
La spirale del tempo prende a scorrere con "Falling Spiral Down", opener e highlight del già citato "Downburst", per arrivare poi agli estratti di quello che (almeno sino ad oggi) resta il miglior album dei Brainstorm, l'ottimo "Liquid Monster" (2005), con le fantastiche e devastanti "Worlds Are Comin' Through" ed "Inside The Monster" oltre alla delicata "Heavenly", interpretata alla grande da Franck.
Tocca quindi al più che valido "Soul Temptation" (2003), ed ecco spuntare la trilogia "Trinity of Lust" composta da "Shiva’s Tears", "Fornever" e "Soul Temptation", mentre dall'altrettanto valido "Metus Mortis" (2001) vengono riscoperte, tra le altre, "Blind Suffering" e la cupa "Under Lights".
Sebbene "Ambiguity" (2000) fosse un lavoro ancora un po' acerbo, episodi come "Beyond My Destiny" o l'orientaleggiante "Maharaja Palace" non hanno poi molto da inviare al futuro repertorio dei Brainstorm.
Tocca infine alle diverse bonus tracks (anche se la sola "Drowning" meritava maggior visibilità), tra le quali anche un paio di cover, "Before The Dawn" (dei Judas Priest) e "Is This the Way to Amarillo" (il maggior successo di Tony Christie), oltre alle succitate canzoni catturate dal vivo.

Se non li conoscete, ora potrete (e dovreste...) rimediare!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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