Copertina 8

Info

Anno di uscita:2009
Durata:46 min.
Etichetta:Universal

Tracklist

  1. RAMMLIED
  2. ICH TU DIR WEH
  3. WAIDMANNS HEIL
  4. HAIFISCH
  5. B********
  6. FRüHLING IN PARIS
  7. WIENER BLUT
  8. PUSSY
  9. LIEBE IST FüR ALLE DA
  10. MEHR
  11. ROTER SAND

Line up

  • Till Lindemann: vocals
  • Christian "Flake" Lorenz: keyboards
  • Richard Kruspe-Bernstein: guitar
  • Paul Landers: guitar
  • Oliver Riedel: bass
  • Christoph Schneider: drums

Voto medio utenti

Quattro anni di attesa, e non poteva essere altrimenti, per una band unica e, a suo modo, inimitabile come i tedeschi Rammstein. Provare a definirli, da sempre è impresa ardua: chi li considera un fenomeno da baraccone, chi li osanna come la nuova frontiera del metal, chi li condanna o li ama per il loro uso quasi esclusivo della lingua madre, il tedesco, per i loro brani: insomma, come ogni volta, anche questo nuovo, attesissimo capitolo della saga farà discutere, e non poco.

E le novità iniziano ad arrivare già un mesetto fa, quando viene pubblicato su un sito per adulti il nuovo video: trattasi di “Pussy”, song scelta come apripista, e per la quale la band realizza un video a dir poco porno! Primo colpo di scena, direte voi: macché, chi conosce i Rammstein sa che la provocazione, mescolata ad un’ironia sottile e sarcastica, sono da sempre trademark della band. Il 16 ottobre, finalmente, termina l’attesa, ed eccoci quindi ad ascoltare e recensire “Liebe ist für alle da”.

11 tracce, come nella tradizione, con una ballata posta in mezzo e una alla fine. Un’apertura col botto, grazie ad una tripletta da urlo: “Rammlied” torna ad auto-inneggiare alla band, con un sound granitico e semplicemente perfetto, “Ich tu dir weh” (“ti faccio male”) si avvale di ritmiche schiacciasassi per un pezzo che è già un classico, “Weidmanns Heil” (“il saluto del cacciatore”) è il primo macigno vero e proprio, uno speed tempo che più Rammstein non si può. L’inizio, insomma, è di quelli più che promettenti. Ma le novità e le sorprese, com’era lecito aspettarsi, sono dietro l’angolo. “Haifisch” (“squalo”) paga il giusto tributo ai Depeche Mode, da sempre ispiratori della band, “B********” è il secondo schiaffone in pieno stile Rammstein, forse il pezzo più duro del lotto, nel quale la voce a mio avviso stupenda di Till si esprime al meglio in tutta la sua violenza artistica, sostenuta, com’è solito, da una sezione ritmica impressionante, e da un Christoph Schneider semplicemente fantastico dietro le pelli, forse la sua miglior prestazione di sempre.
Il disco procede con il primo momento morbido: la tanto amata Francia viene immortalata da Till e soci in “Frühilng in Paris” (“primavera a Parigi”), song morbida e malinconica, che cita addirittura versi di Edith Piaf nel testo. Giusto il tempo di riprendersi, insomma, per poi ripartire a razzo: “Wiener Blut” (“sangue viennese”) è cattiveria allo stato puro, “Pussy” è il pezzo ruffiano e presaperilculo alla “Amerika” che tutti si aspettavano di trovare, e la velocissima title-track ci riporta ai fasti di Sehnsucht, pur con un sound in parte rinnovato ma ciò nondimeno violento e compresso, come tradizione comanda. Le conclusive “Mehr” (“più”) e “Roter Sand” (“sabbia rossa”) segnano un lieve calo di tono, portando lentamente l’ascoltatore verso la fine del dischetto con una lacrimuccia sul viso, e con la nostalgia e la voglia di risentire questo disco ancora, e ancora, e ancora.

Insomma, cari lettori, il nuovo “Liebe ist für alle da” suona Rammstein al 100%. Quindi, che piacciano o no, i tedeschi sono tornati a far danni, con una perizia, un’esperienza ed un’attitudine semplicemente invidiabili. Se vi piacevano prima, non potrete privarvi di questo nuovo capitolo. Se li trovavate poco interessanti, beh, evitatelo: il nuovo album afferma un passato ed un presente solidi, concreti, convinti. Nota a margine per la stupenda confezione, e per una produzione davvero da incorniciare, con dei suoni semplicemente mostruosi per potenza e pulizia cristallina, altro che “Death Magnetic”!!! Qui potrete alzare il volume a mille, come il sottoscritto, e far tremare la casa grazie al vocione di Till: i Rammstein sono tornati, che vi piaccia o no.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino
Che meraviglia

Grande album!! grandi Rammstein! Best: Rammlied, ich tu dir weh, waidmanns heil, buckstabu, liebe ist fur alle da, fruling in paris, halt, roter sand

Rammstein - Liebe ist für Alle da

Dopo il singolo "Pussy" ho pensato che il prossimo disco dei metaller tedeschi non fosse nulla di buono; haime' mi sono dovuto ricredere!! su tutto quello che prima dell' uscita ho pensato!!! Veramente un gran disco secondo me solo secondo a quel capolavoro datato 2001. Promosso a pieni voti naturalmente...

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 10 nov 2009 alle 13:39

mhhhh non sono proprio molto daccordo... mutter era stra pieno di elettronica... pensa solo a Feuer Frei... Links... Zwitter... Per quanto riguarda Reise Reise e Rosenrot è vero l'elettronica era già diminuita... ma il sound ne era comunque influenzato! Su questo Liebe è proprio l'atmosfera ad essere diversa, qui tutte le parti elettroniche sono state sostituite da cori e "tastierone". Ribadisco che l'album mi piace e anche parecchio... ma ad un primo ascolto mi ha spiazzato parecchio!

Inserito il 10 nov 2009 alle 13:29

"il nuovo “Liebe ist für alle da” suona Rammstein al 100%" su questa frase mi sento di dissentire un po'... dato che (a parte nel singolo dove comunque fan poco) mancano le elettroniche! Che caratterizzavano non poco il loro sound!!! L'album comunque mi piace parecchio! Ha qualche punto buio qua e la ma basta skipparle! :D Le mie preferite sono Rammleid, Waidmanns Heil, Frühling In Paris, Pussy e la title track Caro ilmetallo, se hai ascoltato l'ultima produzione, da Reise Reise ad oggi, ti sarai accorto da solo di come le parti campionate ed elettroniche abbiano adesso un ruolo sicuramente più marginale che in Herzeleid o Sehnsucht, ma il processo era già in corso da Mutter. Detto ciò, le influenze Depeche Mode-iane si sentono in brani come Haifisch, Pussy, ed altrove. Ciò non toglie che questo sia esattamente, a mio avviso, il punto in cui i R+ avevano interrotto il discorso artistico, con l'ultimo album. Di certo non è il "St. Anger" o il "Falling into Infinity" della situazione!

Inserito il 10 nov 2009 alle 11:50

"il nuovo “Liebe ist für alle da” suona Rammstein al 100%" su questa frase mi sento di dissentire un po'... dato che (a parte nel singolo dove comunque fan poco) mancano le elettroniche! Che caratterizzavano non poco il loro sound!!! L'album comunque mi piace parecchio! Ha qualche punto buio qua e la ma basta skipparle! :D Le mie preferite sono Rammleid, Waidmanns Heil, Frühling In Paris, Pussy e la title track

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