Belphegor - Walpurgis Rites - Hexenwahn

Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2009
Durata:39 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. WALPURGIS RITES
  2. VENERATIO DIABOLI - I AM SIN
  3. HAIL THE NEW FLESH
  4. REICHSWEHR IN BLOOD
  5. THE CROSSES MADE OF BONE
  6. DER GEISTERTREIBER
  7. DESTROYER HEKATE
  8. ENTHRALLED TOXIC SABBATH
  9. HEXENWAHN - TOTENKUL

Line up

  • Helmuth: vocals/guitar
  • Serpenth: bass
  • Morluch: guitar
  • Robi Kovacic: drums

Voto medio utenti

Rimasi piacevolmente sorpreso dal precedente disco dei Belphegor intitolato Bondage Goat Zombie, anche perchè non sono mai stato un fan del gruppo Austriaco in questione, eppure qualcosa da due anni a questa parte deve essere cambiato in loro, o forse più facilmente in me stesso. Se nell'album passato la componente Black Metal stava prendendo il sopravvento su quella Death Metal adesso si può dire che il processo di evoluzione è concluso. Gli Belphegor sono una band Black Metal, e già la copertina con i soliti (e pure un po' pacchiani) riferimenti al signore delle tenebre mette in evidenza un'attitudine che rispecchia, e si allinea, a quelli che sono i classici stilemi di un genere che ormai non ha più nulla da dimostrare nella sua fenomenologia tradizionale. Insomma è diventato burocrazia, ma gli apparati burocratici non è facile farli funzionare, cosa che invece tutto sommato la band riesce a fare. Questo nuovo Walpurgis Rites - Hexenwahn si mette subito in mostra per un sound violento e al tempo stesso controllato, spesso anche melodico, come nella seconda e lunga (per i loro standard) Veneratio Diaboli - I Am Sin, una traccia particolarmente riuscita, dove atmosfera e violenza convivono bene sotto lo stesso tetto. In questa occasione il gruppo riesce a mantenere su livelli più che discreti un'ispirazione che sa regalargli momenti fatti di un piacevole e devoto Black Metal, con riff taglienti e arrabbiati al punto giusto. Hail The New Flesh, The Crosses Made Of Bone e Destroyer Hekate portano avanti un discorso che in quanto a innovazione è pari a zero, se invece bisogna giudicare un disco simile per la sua onestà "intellettuale" allora ben vengano cento di questi Walpurgis Rites - Hexenwahn. Costanti.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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