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Info

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Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:1999
Durata:45 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. HOLY
  2. RAIDERS OF BEYOND
  3. SHOUT IT OUT
  4. RECALL THE SIN
  5. THUNDER IN THE TOWER
  6. BACK OFF
  7. FRIENDS WILL BE FRIENDS
  8. STATE RUN OPERATION
  9. DANGER
  10. RIDE THE STORM
  11. CUT ME OUT

Line up

  • Udo Dirkschneider: vocals
  • Stefan Kaufmann: guitars
  • Igor Gianola: guitars
  • Fitty Wienhold: bass
  • Lorenzo Milani: drums

Voto medio utenti

Nell'avvicinarmi a "Infected", singolo che preannuncia il nuovo album degli U.D.O. in uscita ad Agosto, il pensiero è tornato al disco con il quale questa storica formazione tedesca aveva chiuso il precedente millennio: "Holy", un ottimo lavoro che Udo Dirkschneider e compagni non hanno poi saputo replicare agli stessi livelli con le uscite successive.
Ecco cosa scrissi ai tempi di Holy Metal, preludio al "glorioso" Metal.it...


[... Nuovo album per il "vecchio" Udo e nuova casa discografica ad accompagnarlo in questa nuova avventura. Già, la Nuclear Blast ha aggiunto un altro gruppo di valore alla propria scuderia. Ma veniamo al settimo album realizzato sotto il monicker U.D.O. dal titolo emblematico "Holy" (Holy, Holy... non mi suona nuovo!). Ci viene proposto in una curata confezione digipack, l'artwork è realizzato da Andreas Marshall e raffigura l'interno di una chiesa consacrata al Metal, e su questo tema si snodano le liriche della titletrack a cui è affidata anche l'apertura dell'album. "...You know I'm holy, so fucking holy..." declama Udo, riferendosi al Metal, ed al ruolo sacro che gli compete. Grande. Musicalmente il brano è un pezzo molto cadenzato, coinvolgente ed inquadrabile nella vena musicale che ha contraddistinto le passate produzioni degli U.D.O. e più indietro nel tempo degli Accept. Tuttavia è da apprezzare lo sforzo di apportare delle novità, riscontrabile in alcune linee vocali inedite per Udo, e sopratutto per certe soluzioni di chitarra, di cui dobbiamo ringraziare il giovane chitarrista svizzero Igor Gianola. Con precedenti nei Gotthard, ed entrato negli U.D.O. in sostituzione di Jürgen Graf, si dimostra musicista pieno di talento dando un'impronta particolare ai brani, ben coadiuvato alle chitarre da quella vecchia volpe di Stefan Kaufmann. Precisa come sempre la prestazione dietro le pelli dell'altro Stefan, Schwarzmann, purtroppo uscito dal gruppo subito dopo la registrazione dell'album. Inconfondibile, come da decenni, l'ugola al vetriolo del mitico Udo Dirkschneider, e completa infine la formazione il bassista Fitty Wienhold ormai al suo terzo album con gli U.D.O.
Prima di divagare sulla line-up avevo accennato agli sforzi fatti dagli U.D.O. per rinnovare il proprio suono, ebbene il brano che più si distacca dalle classiche sonorità del gruppo è la conclusiva "Cut Me Out", pezzo divertente che si snoda su di una melodia gitana metallizzata, ma non fraintendetemi, non si tratta di un pezzo nato per scherzo ma di un tentativo, ben riuscito, di fare qualcosa di particolare, come gli stessi musicisti non hanno mancato di sottolineare. Gli altri nove brani cooperano a comporre un album superiore ai pur buoni "Solid" e "No Limits" che lo hanno preceduto nel recente passato. Oltre ad "Holy" e "Cut Me Out" che reputo i pezzi più riusciti dell'album, ho apprezzato in particolar modo "Raiders of Beyond" e "Shout It Out", brani più immediati, caratterizzati, il primo dalla ritmica aggressiva e sempre in primo piano, ed il secondo da un bel lavoro delle chitarre e paragonabile ai vecchi (e cari!) pezzi degli Accept, mentre ho trovato la sola "Ride the Storm" un po' sotto tono, soprattutto a livello del coro... ].

"...You know I'm holy, so fucking holy..."
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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