Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2009
Durata:40 min.
Etichetta:Casket Music
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. USER ADVISORY
  2. POST-SPLIT ANATHEMAS
  3. FORBIDDEN APPLES
  4. BRAIN POP-UPS
  5. THEY DANCE IN CIRCLES
  6. THE HEATER, THE WALL, THE HITTER
  7. THE NEXT IS MINE
  8. BACK TO MONKEY
  9. LA MACCHINA DEL TRAPASSO
  10. PATHOLOGICAL ACTS AT 37 DEGREES
  11. DRIVE – GIG DRIVE – GIG
  12. WIZARD TOUCH PT3
  13. NERVOUS SYSTEM FAILURE

Line up

  • Paolo Ojetti: vocals
  • Daniele Galassi: guitars
  • Christian Morbidoni: guitars
  • Alessandro Infusini: bass
  • Alessandro Vagnoni: drums

Voto medio utenti

Mai banali, e formazione dalla forte personalità, gli Infernal Poetry dopo aver fatto un primo "Checking" incappano ora nel "Failure", certamente non per quanto riguarda la loro musica, quanto quello dei padiglioni auricolari degli incauti ascoltatori dell'ultima uscita dei marchigiani. E dire che la prima traccia di "Nervous System Failure" avrebbe dovuto metterli in allarme, trattandosi di uno spoken che sotto un titolo l'esplicativo come "User Advisory" (... Warning, this is not a conventional metal album...) ci introduce alle "giuste" coordinate del disco.
Il massacro inizia quindi solo con "Post-Split Anathemas", un Death Metal che si è allontanato da quello degli esordi divenendo più nervoso, sincopato, talvolta ossessivo, con largo spiegamento di loops e patterns elettronici, ma non per questo meno feroce, con i diversi musicisti che non hanno alcun problema, sopratutto il cantante Paolo Ojetti, ad entrare nella parte.
Con una "Forbidden Apples" dalle più che evidenti reminescenze grind, incappiamo nel primo dei quattro pezzi (comunque tutti riregistrati per l'occasione) già inclusi sul precedente MCD, dei quali facevano parte pure "The Next Is Mine" (dove troviamo Trevor dei Sadist), "They Dance in Circles" e "Pathological Acts at 37 Degrees". Canzoni furenti, devastanti, e non gli sono da meno quelle nuove, difficili da analizzare singolarmente sia per la complessità compositiva sia per la loro natura isterica, al limite della schizofrenia. Certo, non può passare inosservato uno strumentale come "The Heater, The Wall, The Hitter" dove gli Infernal Poetry piazzano dei campionamenti davvero inusuali, ma mi piace pure segnalare il bel groove di "Back to Monkey” ed anche la già apprezzata, all'epoca del precedente mini, "Pathological Acts at 37 Degrees".

Questi spaccano sempre... dal vivo come su disco!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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