Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2009
Durata:41 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. BLOOD OATH
  2. DISMAL DREAM
  3. PRAY FOR FORGIVENESS
  4. IMAGES OF PURGATORY
  5. CATACLYSMIC PURIFICATION
  6. MENTAL HEMORRHAGE
  7. COME HELL OR HIGH PRIEST
  8. UNDESERVING
  9. PROVOKING THE DISTURBED
  10. MARITAL DECIMATION

Line up

  • Frank Mullen: vocals
  • Terrance Hobbs: guitars
  • Guy Marchais: guitars
  • Derek Boyer: bass
  • Mike Smith: drums

Voto medio utenti

Cosa si vuole da un disco dei Suffocation? Pura violenza sonora, con batteria inumana, dove sono riff maelstromici e vorticosi a trasportare l'ascoltatore in territori musicali impervi e malignamente affascinanti, un continuo saliscendi tra tempi tiratissimi e rallentamenti in grado di richiamare i morti dalla fossa. "Blood Oath" soddisfa questa tacita legge della domanda e dell'offerta? No. Ma in sè la cosa non rappresenterebbe un problema, d'altronde una band ha il completo diritto di fare della propria musica quello che meglio crede.
Ora sgombriamo il campo da ogni equivoco e cerchiamo di non creare falsi allarmismi: non è che i Suffocation siano improvvisamente impazziti e si siano dati a chissà che pastone musicale immondo; il nuovo album suona 100% death metal, non preoccupatevi. Pare però che i nostri abbiano dimenticato cosa significhi picchiare duro, che si siano scordati le accelerazioni improvvise che alternate agli stacchi mefitici e fumosi hanno reso così unico ed inimitabile lo stile dei Suffocation. Il piattume tiene banco per tutti i 40 minuti di "Blood Oath", dove i tempi sono praticamente sempre gli stessi, con qualche timida concessione a blast beat e cassa ad elicottero, ma in ogni il caso stenta a prendere il volo, tenuto pesantemente a terra dai riff sulfurei e cadenzati che rendono il disco veramente noioso da ascoltare fino in fondo. Certo la classe non è andata smarrita, qualche spunto interessante sicuramente c'è, il più grande limite di questo disco risiede però nella sua forzata staticità, volutamente lento e sulfureo ma di conseguenza fin troppo noioso. D'altronde pare che negli ultimi anni le band abbiano riscoperto una vena "sabbathiana" che è emersa in maniera prepotente nelle ultime uscite (si pensi ad esempio ai Cannibal Corpse).
Per quel che ci riguarda, dopo l'ottimo "Suffocation" questo nuovo "Blood Oath" è una brutta delusione, moscio e piatto come mai prima nella carriera della band di Frank Mullen. Per riprendersi dal torpore causato dal nuovo disco, consigliamo una seduta di terapia intensiva a base di "Effigy Of The Forgotten".
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata
Suffocation - Blood Oath

Hai ragione Coroner, l'album viaggia costantemente sui tempi medi, ma lo fa con la classe e convinzione sufficienti da non venirmi a noia. Suffocation promossi con discreto margine per me.

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