Tornano i casertani Soul Bleed dopo il loro primo 3tracks-demo dello scorso anno “Lost Souls” e lo fanno con grande stile e con maggior energia e freschezza che in passato. Sei brani molto variegati che solo per comodità di catalogazione includo nella sezione speed/thrash. C'è infatti il thrash, ma anche tanto heavy metal classico e addirittura melodie “semplicemente” rock. Il tutto, comunque, amalgamato con sapiente maestria e spontaneità, senza la minima forzatura.
L'opener “Story Of A Prison” riassume fin dall'inizio le caratteristiche salienti del disco con il suo thrash moderato ricco di cambi di tempo e trascinato da un ritornello melodico molto coinvolgente. La seconda traccia “Moonless Night”, introdotta da un temporale in lontananza, è ancora un volta un brano ricco di cambi di tempo e di ottimi riff di stampo classico/maideniano. Una stupenda introduzione acustica ci accompagna all'ascolto di “Never Look Back”, altra canzone ricca di riff veramente azzeccati, senza inutili fronzoli e dal finale “in volata”. Ancora ottime melodie/armonie chitarristiche su “Heart That Burns”; mid tempo ricco di cambi ed ottime melodie di chitarra è “The Dragon and The Pendulum”, mentre l'ultimo brano, “Delirium”, dopo un inizio decisamente oscuro, è melodico sul ritornello così come è veloce ed arrabbiato sulla strofa.
In definitiva, un gran bel dischetto questo dei Soul Bleed, gruppo che, nonostante la giovane età, si è dimostrato pronto per un disco “vero”. Ottima tecnica esecutiva ed ottimo songwriting: melodie, assoli, riff, idee...tutto quadra alla perfezione in un contesto sufficientemente fantasioso e creativo. Ottima anche la voce: forse a volte risalta qualche imperfezione nella pronuncia, ma nulla di rilevante. La produzione è buona e dovrebbe consentire ai Soul Bleed un ottimo biglietto da visita per le case discografiche.
Ora attendiamo il prossimo lavoro, confidando non in un demo ma in un CD vero e proprio con supporto, promozione e distribuzione adeguata.
Bravi.

www.myspace.com/soulbleedband