Copertina 5

Info

Anno di uscita:2009
Durata:48 min.
Etichetta:Scarlet Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. AWAKENING OF DAWN
  2. I.N.R.I.
  3. THE THEORY
  4. EXTREME EMONOTIONAL SHOCK
  5. TIME NEVER DIES
  6. PROPINATION OF THE GODS
  7. CLONED WORLD
  8. PERSUASIVE MEMORY
  9. FINAL WAR

Line up

  • Flegias: vocals
  • Pier Gonella: guitar
  • GL: bass
  • Peso: drums

Voto medio utenti

Tornano i Necrodeath e lo fanno con un disco che si discosta dal precedente Draculea, un concept sulla figura di Vlad Tepes III, che almeno per quanto mi riguarda si rivelò un disco spento e senza mordente. In questo 2009 la band decide di riprovarci andando a rispolverare un po' di quella sana e cafona arroganza Thrash Metal che gli compete (in teoria questi sono gli intenti, in teoria), almeno fino a prima di Draculea. Il nuovo Phylogenesis non ha nessuna colpa, come forse nemmeno i Necrodeath stessi, è soltanto la metafora di un periodo di incertezza, mi sto riferendo ai continui cambi di line-up che il gruppo ha subito negli ultimi anni, e il risultato non può che essere un cd incerto, spesso confuso, soprattutto manca quella capacità di annichilire l'ascoltare al primo colpo, con quei riffs assassini che rimanevano impressi al primo ascolto. Phylogenesis è lungo, omogeneo e molto compatto, però spesso e volentieri mette in evidenza un songwriting stanco dove tutto risulta estremamente formale e ben calcolato, mentre il lato più istintivo non viene minimamente percepito. Nulla da dire su una produzione come al solito curata ma anche tremendamente uguale a quelle da 100& Hell in poi, senza nulla togliere ai mitici The Outer Studio Sound. A volte i Necrodeath affondano il piede sull'acceleratore come nella prima Awakening Of Dawn, senza scrivere chissà quale capolavoro, ma almeno si fanno apprezzare anche grazie al solismo di Pier Gonella dietro la chitarra. Poi il vuoto, concentrato nella parte finale del disco, dove in sequenza Cloned World, Persuasive Memory e Final War non si capisce dove vogliano andare a parare. Canzoni lente e trascinate per inerzia, forti ancora di quelle atmosfere presenti in Draculea, che come ho avuto modo di dire non lasciavano di certo il segno. Non è una questione di infantilità, per cui dai Necrodeath ci si attendono sempre le solite sfuriate, ma almeno il dinamismo presente in dischi come Ton(e)s Of Hate e 100& Hell, questo si. Peccato, non saprei dire se i Necrodeath sono ormai avviati sulla strada di un lento declino, però una cosa è certa: la mancanza di Claudio dietro la chitarra (per buona pace del bravissimo Pier Gonella) inizia a farsi sentire con una certa cronicità. Speriamo sia soltanto una "fase".
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti
Mi piace!

forse è un tantino più commerciale (se cosi si puo definire) però è molto divertente all'ascolto e piacevole.

Anche qui...

ascoltabile, niente di che.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 15 mag 2009 alle 19:17

Beh probabilmente sono stato un pò troppo severo comunque quando si parla di Necrodeath si parla di una band sempre SOPRA LA MEDIA!!!! Poi vabbè certe sfumature sono sempre punti di vista condivisibili o meno.... LONG LIVE NECRODEATH!!!!!!!!!!!!!!!!

Inserito il 10 mag 2009 alle 15:42

i necrodeath hanno mantenuto uno stile unico per la loro intera carriera. non credo proprio siano in una fase di passaggio. questo album rappresenta loro come sono com' erano come saranno. è un tipo particolarissimo di thrash death che tante band si sognano. anche i loro concept e i testi hanno una intelligenza superiore a tante realtà sataniche oppure horror che non spaventano nessuno. per me questo è tanto.

Inserito il 10 mag 2009 alle 14:51

I Necrodeath sono probabilmente il mio gruppo preferito e in questi casi, a volte, si preferisce chiudere gli occhi (e le orecchie) pur di non affrontare la verità.... È vero, non dobbiamo negarlo, i Necrodeath sono in una fase strana.... oserei dire di passaggio..... PER ANDAR DOVE?!?!?!? Verso un inesorabile declino? Oppure si riprenderanno? La mancanza della chitarra ruvida ed essenziale di Claudio si sente eccome e tutto il songwriting ne risente! Ho apprezzato tanto le inaspettate aperture melodiche già ai tempi di 100% Hell ma ora mi chiedo dove sia finita la furia assassina e il feeling maligno di alcuni anni fà.... È vero non ci si può fossilizzare e forse il mio pensiero è quello tipico di un fan brontolone però.... Il buon Pier Gonnella spero non se la prenda (lo adoro suona come un drago!!!) per l'appunto fatto in precedenza.... Il cuore di un fan però non sempre è razionale.... Per cui.... LUNGA VITA AI NECRODEATH!!!!! SIETE LA REALTA' MUSICALE PIU' GENUINA D'ITALIA!!!!!

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