Copertina 5

Info

Genere:Punk
Anno di uscita:2009
Durata:44 min.
Etichetta:Chorus of One Records

Tracklist

  1. PRELUDIO...
  2. FUORI DAL GREGGE
  3. COSTRUITO IN SARDEGNA
  4. RINNEGATO
  5. FIERO
  6. LA VOCE DELLA STRADA
  7. SOTTO IL SUO CIELO
  8. NO MI TZICHEDDI
  9. RICCO ANNOIATO
  10. COME GHIACCIO
  11. APPROPRIAZIONE INDEBITA
  12. TRA FULMINE E TUONO

Line up

  • Daniele: guitars, vocals
  • Nick: guitars
  • Tony: bass
  • Gianni: drums

Voto medio utenti

Hanno un bel dire, i sardi Roll Call, di non essere una band appartenente ad alcun gruppo politico, di suonare solo per la musica e di non essere schierati da nessuna parte.... Poi, vai a leggere le note biografiche e scopri che si definiscono SHAVED ROCK.... teste rasate, testi inneggianti alla patria Sardegna, all'onore, all'orgoglio. Vai poi a scoprire, per puro caso, che nella bio che ti hanno mandato, la copertina, ancor prima di essere stata photoshoppata, presentava una bella scritta "skinheads" in cima.... e poi mi parli di orgoglio e fierezza, quando non hai manco le palle di ammettere chi sei e da dove vieni? E poi mi scrivi sullo space di non appartenere a niente, solo perchè se no non ti comprano il dischetto e non ti fanno suonare in certi locali? Ma fatemi il piacere!

Ho scoperto da poco, mea culpa, che un certo tipo di punk ha radici profonde nella destra, e questo in America più che in Inghilterra. I miei stessi amati Ramones, seppur assolutamente mai schierati, erano dei conservatori spudorati. I Roll Call sono di certo cresciuti in un paese ed in una situazione politico-sociale che ha forgiato il loro sound, fatto di un punk molto duro, urlato e senza compromessi, registrato in maniera appena discreta e dai testi tutti più o meno ridondanti (leggansi all'uopo alcuni titoli: "Rinnegato", "Fiero", Ricco annoiato", "Fuori dal gregge"), centrati su una denuncia dello status quo, in Sardegna come nell'Italia tutta.

Peccato davvero per la poca onestà culturale di una band che prima fa suo un ideale politico (condiviso o condannabile che sia); poi lo rinnega per fare un disco, poi lo ri-tira fuori nei testi del medesimo. Ma per favore.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 30 apr 2013 alle 23:28

solo chi vive sulla propria pelle determinate cose puo permettersi di fare una recensione su un album di un genere simile i roll call fanno una musica cosi buona che per me potrebbero avere una svastica sulla fronte o una falce e martello grande tanto quanto la schiena tutta e ascolterei comunque le loro canzoni.. poi essendo chiaro che sono un gruppo APOLITICO bisogna essere davvero bacati per continuare a difendere una posizione campata in aria come quella che proponi te, "sbranf"

Inserito il 13 mag 2009 alle 16:45

A costo di correre il rischio di ripetermi; i Roll Call NON SEGUONO NESSUNA LINEA POLITICA. Nella band suonano skinheads APOLITICI. Informarsi prima di aprire bocca. Internet esiste anche per colmare le nostre lacune su ciò che ignoriamo. Tu continui ad affibiare al disco un'etichetta politica che non c'è. Accusare una band di fare apologia al nazismo è una cosa piuttosto grave. L'universo skinhead è molto frastagliato, non esistono solo "nazi" o "rossi". Non conosci una sottocultura? Non parlarne, grazie. Poi nessuno mi pare abbia piagnucolato per il voto, chissene...non girarti la frittata che non c'entra proprio nulla. Ripeto: prima di marcare con un bollino ideologico una band, o uno stile (visto che il discorso ha preso una direzione più generale), informati. Hai capito ora? Perchè qui mi sa tanto che sei tu ad aver bisogno dei disegnini.

Inserito il 13 mag 2009 alle 16:00

"un punk molto duro, urlato e senza compromessi, registrato in maniera appena discreta e dai testi tutti più o meno ridondanti" Non avrei mai pensato di dover citare me stesso. La valutazione va attribuita alla qualità musicale del dischetto. Il discorso sulla scarsa coerenza ideologica non ha molto a che fare con il voto. Ci vuole un disegnino, o avete capito da soli? Non ho nessun pregiudizio contro nessuna ideologia, finchè non intacca le mie libertà. Ho molto, invece, contro chi non è "onesto" con l'ascoltatore. Se recensissi questo disco senza la doverosa precisazione, chi lo andasse a comprare non saprebbe che TUTTI i testi di questo cd hanno implicazioni politiche ben schierate; è mio dovere di recensore farglielo sapere, poi sta all'acquirente spendere i suoi soldi come meglio crede. E non fate i bambinetti, che vi lamentate per un 5! Potevate prendere di meno! Sembrate alle medie! Una webzine "seria" non è un posto a cui mandare un disco per prendere un 7, ma un luogo virtuale in cui recensori (più o meno) qualificati danno la loro opinione soggettiva ed opinabilissima su un lavoro. E' quello che mi sono limitato a fare. Non ho niente contro nessuno, e non mi permetterei mai di giudicare nessuno. Ho fatto solo il mio lavoro, nella maniera migliore che le mie limitate conoscenze musicali mi consentono. Finché va bene ai lettori, e a chi sta sopra di me, le critiche sono accettate e graditissime, se motivate ed argomentate. Altrimenti, andate a piagnucolare altrove, grazie. P.S. Se evitaste di mandare messaggi privati minacciando di denunciarmi per diffamazione (!!!), sarebbe cosa gradita. Grazie.

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.