Gorczyca Andrew - Reflections - An Act of Glass

Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2009
Durata:41 min.
Etichetta:ProgRock Records
Distribuzione:SPV

Tracklist

  1. THE TALL TALE HEART
  2. FROM THIS DAY FORWARD
  3. GIVE IT TO ME
  4. HOW WE CAN GO ON THIS WAY?
  5. LOST IN IT ALL
  6. CURIOSITY SONG (I ONLY WANT TO KNOW)
  7. PEASANT UNDER CLASS
  8. ALL FIXED (PREDESTINATION)

Line up

  • Adrian Belew: guitars, vocals
  • Bryan Beller: bass
  • Nick D’Virgilio: vocals
  • Shawn Farley: bass, guitars
  • Chris G: drums, keyboards, percussion
  • Randy George: bass, keyboards
  • Andrew Gorczyca: vocals
  • Wil Henderson: vocals
  • Phil Keaggy: guitars
  • Mike Keneally: guitars
  • Ted Leonard: vocals
  • Dave Meros: bass
  • Rich Mouser: guitar
  • Rick Musallam: guitars
  • Ryo Okumoto: keyboards
  • Billy Oskay: violins
  • Greg Strickland: bass
  • Marc Ziegenhagen: keyboards

Voto medio utenti

Questa che sto per raccontarvi è una storia d'amore, di dolore, di passione e di redenzione.

Andrew Gorczyca è un giovane ragazzo americano, nato con dei gravi problemi. I suoi genitori ed i suoi fratelli fanno di tutto per farlo crescere serenamente, e Andrew si appassiona sin da piccolo alla musica e alla chitarra.
Andrew muore nel 2004, a soli 40 anni. Lascia dietro di sè tanti ricordi, tanto amore, e alcune composizioni da lui scritte, musicate ma mai registrate in maniera professionale.
Sarà suo fratello, il batterista Chris G., a prendere in carico l'idea di tributare l'arte di Andrew; gli ci vorranno più di quattro anni, e una miriade di partecipazioni a dir poco strabilianti (leggete la lista dei musicisti di questo disco, e stupitevi), ma alla fine, le composizioni di Andrew diventano realtà.

Eccovi dunque tra le mani "Reflections: an Act of Glass", disco di meraviglioso prog rock, dall'altissima qualità compositiva ed esecutiva; 8 songs belle, delicate, in cui l'amore di Andrew per il progressive rock viene trasformato ed amplificato dagli arrangiamenti di suo fratello, ed ancor più dall'esecuzione superba di musicisti del calibro di Adrian Belew, quasi tutti gli Spock's Beard, Mike Keneally, e chi più ne ha più ne metta. Prog Rock molto simile agli stessi Beard, o ai Marillion più soffici (quelli di Steve Hogarth), ancor più delicato e in punta di fioretto, in cui le canzoni si lasciano assaporare più e più volte senza mai risultare noiose o banali.

Questo disco è frutto dell'amore di un fratello, del genio compositivo di un uomo che ci ha lasciati troppo presto, e della sterminata bravura di un pugno di musicisti dalle capacità indiscusse. Sono stato davvero onorato di aver potuto ascoltare questa piccola perla, e, anche se non credo che il progetto vedrà mai la via del live, mi consolo pensando che la Musica, quella vera, a volte può rendere immortali. Grazie, Andrew.
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 27 apr 2009 alle 10:54

ho ascoltato quello che è disponibile sul loro myspace mi ispira tantissimo comprerò il disco

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