Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2009
Durata:non disponibile
Etichetta:Candlelight
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DISCIPLE'S LIBRATION
  2. ANTITHESIS OF THE FLESH
  3. THE ALCOVE OF ANGELS
  4. THE MEDITANT
  5. ACCEPTANCE
  6. TRANSLUCENT BODY OF AIR
  7. THE FORMLESS SPHERE
  8. THE COSMIC ECHOES OF NON-MATTER
  9. ELEVATION

Line up

  • Vindsval: vocals, guitars
  • W.D. Feld: drums, synths
  • Ghost: bass

Voto medio utenti

Se c'è un settore in cui la scena francese - mai nota per particolari doti di qualità o quantità nell'ambito metal - si sta ormai da anni distinguendo in un progressivo e costante miglioramento è sicuramente quello estremo, del black in particolare. I Blut Aus Nord sono uno dei capisaldi di questo movimento legato al tradizionalismo ma anche aperto a sperimentazioni di vario genere. "Memoria Vetusta II - Dialogue With The Stars", come si può facilmente intuire dal titolo stesso, è il seguito del lavoro prodotto dalla band transalpina nell'ormai lontano 1996, quando alla crisi prodotta dagli eventi che sconvolsero l'ambiente in quegli anni seguì una dispersione di sforzi nelle direzioni più disparate. Il nostro trio scelse la strada dell'ambient, proponendo uno stile old school per quanto riguardava la scelta di suoni e strutture, unito alla passione per l'atmosfera creata da un sottile tappeto di tastiere e da lunghe divagazioni strumentali. Purtroppo non ho ascoltato il primo episodio e non posso dunque fare un confronto, ma immagino comunque che a dispetto della decina abbondante di anni ormai passati le intenzioni del gruppo non siano poi così cambiate. Così come non avrà subito variazioni considerevoli in gusto per le melodie create dalle chitarre, ora malinconiche ora epiche, impegnate in sovrapposizioni cariche di delay basate meno che in passato sulla dissonanza e più sull'armonia. Le lunghe parti dove il tempo è dilatato e la musica più accomodante fanno da contraltare alle improvvise accelerazioni di stampo più classico, dove i blast beat e lo screaming riportano a lidi più noti, ma non per questo trascurabili o meno interessanti. Nelle prime sezioni la voce invece è praticamente assente, puro accompagnamento alle visioni oniriche create da questi ottimi strumentisti, impegnati a costruire strutture complesse e a tratti anche nervose, inquiete. In alcuni frangenti mi hanno ricordato i Lunar Aurora, tra i maestri in questo genere. "Memoria Vetusta" rimane un album difficile, consigliato a chi non cerca nel black metal solamente una scarica di violenza, ma anche riflessione e introspettività.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 29 apr 2009 alle 18:57

Il nuovo disco dei blut aus nord rappresenta in un certo senso un passo indetro rispetto a quanto i transalpini avevano proposto in questi ultimi 6 anni. forse la sperimentazione industriale di thematic emancipation et mort li aveva spinti troppo oltre ed francamente tutti, compresi i fans, sentivano il bisogno di risentire del buon vecchio black metal in un disco dei Blut aus Nord. Cosa detta, cosa fatta. se Memoria Vetusta rappresenta un ottimo esempio di puro black metal con fosche tinte epiche, il capitolo 2 della saga fa suo il bagaglio di sperimentazione che i nostri hanno accumulato da the work which transforms god e rappresenta alla perfezione il connubbio tra le diverse anime della loro proposta musicale. Bentornati nel black metal Blut aus Nord.

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