Copertina 7

Info

Anno di uscita:2009
Durata:49 min.
Etichetta:Rock It Up

Tracklist

  1. CLAUSTROPHOBIA
  2. VICTIM OF RAGE
  3. NO WAY OUT
  4. KILLING GREED
  5. DOUBLE SHOT
  6. MINDSTRUCK
  7. SHUDDER OF DEATH
  8. THROUGH THIS LIFE
  9. SHOCK WAVE
  10. PUNCTURE OF SUBMISSION (BONUS)

Line up

  • Alessando Granato: vocals
  • Marco Ruggiero: guitars
  • Bruno Masulli: bass
  • Michele Antonio Coppola: drums

Voto medio utenti

Accolti sulle pagine di Eutk dal buon Graz ai tempi dell'EP "No Way Out", tocca ora al sottoscritto il piacere di introdurvi all'album d'esordio dei Savior From Anger.
Questa formazione partenopea, sempre guidata dal chitarrista Marco Ruggiero (ex Landguard e Nameless Crime) e dal cantante Alessando Granato (ex Marshall), più che salvarci dalla rabbia ce ne sbatte in faccia un bel po'. Quello dei Savior From Anger è un metal veloce ed affilato che deve molto al Power Speed statunitense e che si avvantaggia della bella voce di Alessandro e del talento compositivo ed esecutivo di Marco, chitarrista in grande spolvero nella fase ritmica e sopratutto in quella solista. Ad affiancarli su "Lost In The Darkness", troviamo poi diversi musicisti che caratterizzano i diversi periodi in cui si è sviluppato l'album, un aspetto che si riflette anche nella non eccelsa resa sonora del disco. Questo è però anche l'unico appunto che gli si può muovere, dato che sin dalle prime inquietanti note della speedy e cattiva "Claustrophobia" sino alla conclusiva "Puncture of Submission" (inserita sul disco come Bonus Track) le canzoni filano via veloci (e te pareva...), efficaci e convincenti. L'inizio quasi country di "Victim of Rage" lascia velocemente (e te pareva...) spazio ad un brano che non può che far pensare ai Metal Church (quelli con Mike Howe alla voce) o ai Vicious Rumors, con un sorprendente Alessando Granato che non sfigura affatto al confronto con i mostri sacri del genere. Affilato e aggressivo su "No Way Out" ed in grado di garantire il giusto pathos sulla ballad "Through This Life", il cantante napoletano se la cava anche nei passaggi tortuosi (sempre tra Vicious Rumors e Metal Church, ma con un pizzico di Megadeth ed Anthrax) di "Mindstruck" e "Shudder of Death"), nelle quasi Thrash "Shock Wave" e "Puncture of Submission", o in un contesto più Hard Rock come quello di "Double Shot".
Una produzione migliore l'avrebbe probabilmente trasformato in un "killer album", ad ogni modo "Lost in the Darkness" resta un gran bell'esordio!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 24 mar 2009 alle 23:53

Ottimi in sede live, ascolterò quanto prima il loro album.

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