Copertina 5,5

Info

Anno di uscita:2009
Durata:46 min.
Etichetta:Lion Music

Tracklist

  1. TO SLOWLY FADE AWAY
  2. TURN THIS WORLD AROUND
  3. WELCOME TO MY DREAM WQRLD
  4. BACK TO YOUR GRACE
  5. FOR MOTHER EARTH
  6. LEAVE ME HERE
  7. MY EMPTINESS
  8. DARKNESS WILL FALL
  9. WONDROUS STORIES

Line up

  • Eliza Pezzuto: vocals
  • Lars Eric Mattsson: guitar/bass/key
  • Eddie Sledgehammer: drums
  • The Astral Orchestra: strings

Voto medio utenti

Si presenta in maniera molto affascinante questo primo disco di Eli (almeno per quanto riguarda il lavoro grafico), un monicker che nasconde il progetto solista di Elisa Pezzuto, singer Romana con un'inclinazione molto forte verso le sonorità Gotiche e melodiche. Vedrò di mettere subito le cose in chiaro senza girarci troppo intorno; la sua voce è bella, estremamente delicata e versalite, e quando vuole riesce anche ad incantare e a trasportare l'ascoltatore verso un qualcosa di etereo e sognante, però il difetto è un altro. In questo Darkness Will Fall si avverte chiaramente che tutto è concepito per girare intorno alla voce di Elisa, ed è anche giusto che sia così, però a lungo andare le trame sonore che stanno alla base della quasi totalità dei brani risultano spoglie, alquanto scontate e quando vanno a toccare territori Electro purtroppo anche banali. Ad esempio in To Slowly Fade Away e nella seguente Turn This World Around si potevano lasciare tranquillamente da parte i timidi accenni al beat vagamente Industrial che a dirla tutta stonano anche a livello stilistico. Si sente che dietro questo disco c'è un lavoro eseguito da persone preparate, come per quanto riguarda l'orchestra che accompagna la voce di Elisa, il problema come ho già scritto ad inizio recensione è che l'aspetto strettamente musicale viene lasciato troppo in secondo piano. E' giusto accompagnare la sua voce, ma non è produttivo rendersi "schiavi", anche perchè con un apporto musicale maggiormente ricercato la voce di Elisa potrebbe uscirne maggiormente rafforzata. Gli amanti di gruppi come Nightwish, e in maniera maggiore Within Temptation troveranno pane per i loro denti, ma l'impressione è che persistano ancora delle lacune che dovranno essere colmate con il tempo.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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