Copertina 1,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2003
Durata:38 min.
Etichetta:Candlelight
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. MANIFEST
  2. I BREATHE SPEARS
  3. RIDERS OF THE APOCALYPSE
  4. DEATHMARCH
  5. PITCH BLACK
  6. SATANIC PROPAGANDA
  7. LEGION
  8. EVIL OATH
  9. LIBERATION
  10. BURIED BY TIME & DUST

Line up

  • Ravn: vocals
  • Frost: drums
  • Archaon: guitars
  • Tjalve: guitars
  • Seidemann: bass

Voto medio utenti

Nell'ambito della psicologia esiste un metodo di analisi che basato sulla spontanea associazione d'idee: al paziente viene detta una parola alla quale dovrà rispondere in maniera rapida e spontanea con la prima cosa che pemnsa; ad esempio, se fossi sottoposto a questo test, di certo alla parola "Graz" risponderei "tiranno & negriero" (come osi? zitto e torna a lavorare, NdGRAZ), ed al numero 1349 non assocerei alcuna data di rilevanza storica, ma solo l'aggettivo "buffoni". Come oso esprimermi così nei confronti di una band che vanta nella propria line up la partecipazione di Frost, plurincensato drummer dei Satyricon? Semplice, avendo ascoltato il disco ed essendomi immedesimato in un eventuale acquirente alleggerito di una ventina di euro, questa è stata la definizione più calzante e spontanea che m'è passata per il cervello. Capisco che il virtuoso batterista, autore in questa sede di una performance assolutamente spaventosa, sentisse la mancanza delle primitive sfuriate true black metal oramai scomparse dal sound dei Satyricon, ma non basta attaccare direttamente al mixer una chitarra distorta con il metal zone, suonare al massimo della velocità e proporre una cover dei Mayhem ("Buried By Time & Dust") per creare un buon disco estremo; questi concetti Frost, personaggio sulla scena da moltissimo tempo e degno di assoluto rispetto, dovrebbe conoscerli molto meglio di noi, quindi non si spiega l'assoluta inadeguatezza di questo disco. Riff rubati ai peggiori Marduk e partiture di puro chaos, totalmente sconclusionate e lontane dai fasti di chi questo genere lo sa veramente interpretare (chi ha detto Judas Iscarioth e Zemial?) marchiano indelebilmente un lavoro ridicolo, sconsigliato anche ai più accaniti fan del genere. Non c'è una sola nota di "Liberation" che possa motivare un eventuale acquisto, lasciatelo pure raccogliere polvere sugli scaffali di qualche negozio e non fatevi ingannare dall'accattivante personalità coinvolta.
Recensione a cura di Francesco 'HWQ' Bucci

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.