Copertina 9,5

Info

Past
Anno di uscita:1985
Durata:42 min.
Etichetta:Elektra

Tracklist

  1. UNCHAIN THE NIGHT
  2. THE HUNTER
  3. IN MY DREAMS
  4. SLIPPIN' AWAY
  5. LIGHTNIN' STRIKES AGAIN
  6. IT'S NOT LOVE
  7. JADED HEART
  8. DON'T LIE TO ME
  9. WILL THE SUN RISE?
  10. TILL THE LIVIN' END

Line up

  • Don Dokken: vocals, guitar
  • George Lynch: guitar
  • Jeff Pilson: bass, vocals
  • Mick Brown: drums

Voto medio utenti

Il class metal è una disciplina molto ferrea e per nulla semplice. Metti una voce un po' più arcigna (Malice) e si scivola nel calderone dell'heavy metal; produci un disco con meno chitarre e inzuppato di tastiere e ottieni qualcosa di vicino all'aor. Il metallo di classe vive di un sottile equilibrio, giocato su refrain perfetti e riff risolutori e, nessuno, raggiungerà mai il perfetto bilanciamento stilistico dei Dokken.

I Dokken nascono nel 1982 quando Don Dokken, dopo alcuni tentativi di ottenere un contratto discografico negli USA, si reca in Germania dove incontra il produttore degli Scorpions, Dieter Dierks. Dierks fa cantare dei cori a Dokken sull'album degli Scorpions "Blackout", ed in seguito gli fa registrare un demo tape. Il manager degli Accept, Gaby Hauke, porta il demo alla Carrere e quindi Don firma il contratto. Dokken fa venire degli USA il grandissimo George Lynch e Mick Brown, che negli X-Citer ha spesso fatto da supporto a Dokken. Il basso dovrebbe essere suonato da Juan Croucier, ma per ben tra volte perde l'aereo! così le sue parti vengono eseguite dal bassista degli Accept, Peter Baltes. Croucier, che si trasferirà nei Ratt, viene sostituito da Jeff Pilson, che aveva suonato nei Cinema, la band di Mike Varney.

A questo punto "Breaking The Chains" desta l'attenzione dell'Elektra che acquista la band dalla Carrere, remixa l'album e lo pubblica per il mercato americano, ed è subito un ottimo album che entra nelle classifiche della Billboard per mesi. Nel 1984 registrano il primo classico vero e proprio, "Tooth And Nail", quindi nel 1985 questo "Under Lock And Key", per chi scrive il loro album migliore, ma è un'affermazione restrittiva, visto che per molti è l'album definitivo del class metal.

Si parte con Unchain The Night dove il languido arpeggio iniziale lascia ben presto il posto al primo riff vincente ed il coro immacolato di Dokken. In My Dreams apre con un coro 'ruffiano' che sembra avere qualche strategia in voga all'epoca, modulato vagamente alla Duran Duran, ma riff e assoli di chitarra restano risolutamente hard. Lightnin' Strikes Again è una killer song, mentre It's Not Love riprende temi cari a Unchain The Night. Jaded Heart e Don't Lie To Me non mostrano cedimenti di sorta. Will The Sun Rise possiede un altro coro a pieni polmoni, con Lynch sempre puntuale nel fraseggio. 'Til The Livin' End chiude in modo speed un episodio tra i più infuocati di sempre a marca Dokken: "Under Lock And Key" ancora oggi risulta imbattibile!

Recensione a cura di Fabio Zampolini
Capolavoro Massimo del Melodic-Metal

Se c'è un album che i melodic metallers potrebbero portare su un'isola deserta questo è"Under Lock & Key".C'è tutto ciò che un amante del binomio Classe+Potenza cerca:super melodie,impatto,energia dirompente,romanticismo e anche quel pizzico di epicità che non guasta mai.Don Dokken al meglio della forma vocale e Lynch al top del riff-rama e dei soli.Produzione super del mago Neil Kernon.

Under lock and key

I musicisti scompaiono quasi all'ombra delle proprie composizioni che coagulano in un traditional metal che sa intrecciare il lato piu' sensibilmente pop a quello di puro hard rocking nato da assoli virtuosi e superbi come in "The hunter" e simmetrie ritmiche power sul successivo "In my dreams".Anche in quest'album le vagamente romantiche ballate(Jaded heart;Will the sun rise)

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